EMANUELE E IL SUO VIAGGIO IN FLORIDA PER USCIRE DAL COMA
di Cristina Brondoni
Entrando nella stanzetta della clinica a nord Milano in cui è ricoverato Emanuele Lo Bue, sette anni e dal 10 aprile dello scorso anno in coma neurovegetativo con una soglia di coscienza minima, si percepisce che doveva essere un bambino speciale. Ai muri le foto di Salvo D’Acquisto e gli stemmi dei Carabinieri. La mamma Eleonora che nonostante tutto ha ancora la forza di sorridere quando parla di suo figlio dice che “avrebbe voluto diventare Carabiniere da grande” e prosegue dopo una pausa “passava davanti al monumento per fargli il saluto ogni volta che poteva”. E poi racconta la storia di Emanuele. “Il 10 aprile 2007 è entrato con le sue gambe in sala operatoria per un’appendicite all’ospedale San Raffaele di Milano ed è uscito in coma”. Non sembra arrabbiata Eleonora, ma è decisa. “Voglio che mio figlio abbia, a questo punto, tutte le cure necessarie. Il coma neurovegetativo non è irreversibile, alcuni pazienti si sono svegliati e hanno fatto, con il tempo, progressi. Voglio che Emanuele abbia questa opportunità”. A darle un filo di speranza è stato il dottor Steven Bifulco che in Florida lavora alla Therapies 4 Kids una clinica all’avanguardia nel trattamento dei traumi subiti dal cervello. Il dottor Bifulco è venuto a visitare Emanuele e lo ha giudicato idoneo al trattamento.
Eleonora ha scritto, in questo anno, a tutti per chiedere un aiuto concreto. E finalmente oggi 22 aprile 2008 Emanuele è partito (con lei e papà) alla volta della Florida.
L’opportunità è arrivata grazie all’aereo presidenziale.
“Non ci speravo quasi più” dice commossa Eleonora “fino a qualche giorno fa le cose sembravano essere quelle di sempre e poi la telefonata del prefetto che mi avvisava della disponibilità dell’aereo”.
Le cure a cui Emanuele verrà sottoposto nell’ospedale americano si aggirano attorno ai 160 mila dollari. “Fino ad ora” prosegue la mamma “ho raccolto 150 mila euro” e poi si corregge “ne hanno raccolti, tutte le persone che si sono mobilitate per darmi una mano, la gente comune, non so più chi ringraziare, sono così tanti che se faccio un nome ne dimentico sicuramente un altro, mi verrebbe da dire che sono tutti angeli di Emanuele”.
E’ sorridente Eleonora sulla pista dell’ingresso militare dell’aeroporto di Linate. Ad accompagnare nel primo breve tratto Emanuele i soccorritori delle associazioni Onlus Busnago Soccorso e Misericordia Milano che per primi si sono interessati al caso del bambino. Busnago Soccorso ha fornito, fino dai primi mesi, una terapia al piccolo (a titolo di volontariato). Misericordia Milano ha messo a disposizione un’autoambulanza che da Bosisio, dove il bimbo era ricoverato fino a questa mattina, lo ha trasportato a Linate.
Emanuele, che da grande avrebbe voluto fare il Carabiniere e che nelle istituzioni ha sempre creduto, è stato scortato da Bosisio a Linate da una pattuglia della Polizia Stradale. Sulla pista, ad attenderlo, il 31° Stormo dell’Aeronautica Militare. E l’aereo del Presidente della Repubblica Italiana.
Il viaggio è cominciato. Buona fortuna, Emanuele.
Chiunque volesse fare una donazione per Emanuele può farlo sul conto numero 500 della Banca Popolare di Milano agenzia 68 filiale di Cologno Monzese, Codice Iban: IT22 D 05584 32970 e SWIFT: BPM II TMM068 codice per l’estero.
Cristina Brondoni
Alcune immagini (fornite via e-mail da mamma Eleonora domenica 27 aprile) che documentano lo sbarco di Emanuele dall’Airbus A319-CJ dell’Aeronautica Militare all’International Airport Fort Lauderdale-Hollywood in Florida.